I Sacramenti, soprattutto l’Eucaristia, sono doni di Dio. Essi nascono dal sangue e dall’acqua usciti dal costato di Cristo sulla Croce e dall’azione dello Spirito Santo che santifica tutte le cose. L’amore infinito di Dio per l’umanità è senza prezzo.
I Sacramenti e le SS. Messe celebrate in suffragio di un defunto sono pertanto gratuiti.
È consuetudine lasciare un’offerta in occasione della celebrazione dei sacramenti o di una Messa per un defunto. Tuttavia, essa non può essere mai considerata come compenso per un servizio reso, una prestazione data. Su questo argomento è necessario che anche i fedeli abbiano le idee chiare, quando chiedono una Messa o un sacramento.
Ogni offerta data è accettata a titolo di sostegno alle necessità della Parrocchia.
Per “necessità della parrocchia”, si intende, a titolo di esempio:
- il pagamento delle utenze e delle tasse comunali,
- il sostegno alle missioni,
- il sostegno alle vocazioni (il Seminario diocesano),
- le opere missionarie speciali promosse nella Quaresima,
- il compenso ai sacerdoti che vengono, in occasione delle grandi festività per aiutare i parroci soli,
- l’organizzazione di tutte le attività pastorali,
- il sostegno ai bisognosi.
- la manutenzione ordinaria e straordinaria
La Parrocchia – nella sua vita ordinaria e con tutte le attività che svolge – contrariamente a quanto fatto credere, vive solo del sostegno dato dai fedeli. Essa non riceve sussidi né dal Vaticano e solo in casi straordinari riceve aiuti dalla diocesi.
Indicazioni da tenere presente:
- Ogni fedele, in quanto battezzato e membro della Chiesa (la comunità dei redenti in Cristo e Corpo mistico di Cristo), è corresponsabile di tutto il bene – spirituale e materiale – della propria Comunità e deve contribuire alla sua crescita, secondo le proprie possibilità e con i doni che da Dio ha ricevuto.
- Il sostegno alla Parrocchia non è necessariamente un’offerta in denaro. Può consistere in una collaborazione ad attività organizzate o nel prestare gratuitamente determinati servizi.
- In qualunque caso, nel dare, bisogna dare con gioia. Piuttosto che dare con risentimento, è meglio non dare affatto.
- Nessuno è obbligato a dare, se non vuole.
- Ciascuno dia secondo le proprie possibilità.
- Chi non può dare, a causa di gravi condizioni economiche, non deve dare. È la parrocchia (e non solo) che deve dare sostegno a chi ha bisogno.
N.B. Alcuni atti amministrativi (parrocchiali e diocesani) hanno un costo, stabilito dalla Conferenza Episcopale Siciliana. Tali atti non riguardano i sacramenti.