Requisiti per ricevere la Cresima
La Cresima, o Confermazione, è il sacramento della maturità cristiana. Con esso si prende l’impegno di rinnovare la professione della fede battesimale e di vivere come cristiani, nel rispetto di tutti i diritti e doveri che questo comporta, per tutta la vita.
La cresima va chiesta solo se si ha veramente l’intenzione di completare l’itinerario di iniziazione alla vita cristiana, cominciata con il battesimo e proseguita con la Prima Comunione e di assumersi, nella vita privata e pubblica, gli impegni della vita cristiana.
N.B. Nessuno è cristiano perfetto, senza peccati e senza limiti. Ciò che si chiede non la pratica perfetta del vangelo ma l’intenzione reale di assumersi gli impegni fondamentali della vita cristiana. Oltre al proposito di non peccare, la partecipazione alla S. Messa, la preghiera e l’esercizio di atti di carità, per es., sono alcuni impegni fondamentali.
Impedimenti a ricevere la cresima
1. L’ASSENZA DELLA FEDE O IL RIFIUTO DI CREDERE O LA DICHIARAZIONE DI CREDERE IN QUALCOSA CHE NON E’ LA FEDE DELLA CHIESA, PROFESSATA, PER INTERO, NEL CREDO. La fede è dono che nasce dall’ascolto della Parola di Dio e di essa si nutre, insieme ai sacramenti e a una buona pratica di vita cristiana. Chi è stato battezzato, ha ricevuto il sacramento dell’Eucaristia (Prima Comunione) ma ha abbandonato la fede e dichiara di non credere, non può ricevere il sacramento della cresima, in nessuna circostanza e per nessuna eccezione. La fede è il primo e fondamentale requisito per accedere ai sacramenti.
In generale, pertanto,
2. UNA CONDOTTA DI VITA NON-CRISTIANA O CONTRO LA VITA CRISTIANA. È il caso di chi, con le parole, afferma di professare la fede ma conduce pubblicamente una vita che nega lo spirito della fede cristiana. Sottolineiamo che la condotta di vita che nega il vangelo deve essere conosciuta, pubblicamente risaputa e confermata, poiché nessuno può conoscere o giudicare la coscienza di una persona né la sua vita privata, di cui non può conoscere nulla, appunto perché privata.
Pertanto, secondo quando detto appena sopra,
Non è elegibile alla cresima colui (o colei) che, pur battezzato/a, non ha alcun interesse verso il sacramento della cresima, né intende vivere una vita cristiana con gli impegni che essa comporta.
3. IMPEDIMENTI CHE RIGUARDANO LO STATO DI VITA. Persone che convivono, divorziati risposati, anche se conducono una vita sociale e privata degna di rispetto, secondo le norme della Chiesa, non possono accedere al Sacramento della Cresima (il divorzio o la separazione dai soli non necessariamente sono un impedimento, se la persona vive una vita cristiana). Ciò, però, non li rende esclusi dalla vita della Chiesa. Il non poter accedere alla Cresima non è un atto di giudizio o di condanna sulla vita o sulla coscienza delle persone. Solo conosce la bontà o meno dei cuori. Non è, comunque, questo, lo spazio per sviluppare l’argomento.
La preparazione e celebrazione della Cresima
Di norma, la Cresima va ricevuta nella propria parrocchia, insieme a coloro che vi si sono preparati, secondo una data concordata fra il parroco e il vescovo. Nella nostra parrocchia è consuetudine celebrare la Cresima a fine settembre. È possibile, tuttavia, che la celebrazione possa avvenire anche in un altro periodo dell’anno, se le situazioni lo rendono opportuno o necessario o, se vi sono legittime ragioni (per es., i padrini non possono essere presenti nel giorno stabilito nella propria parrocchia), il parroco può verificare se vi sono celebrazioni della cresima in un altro periodo, in altra parrocchia.
Oltre alla reale volontà di vivere da cristiano, colui che chiede di essere ammesso alla cresima deve fare una preparazione adeguata.
- Per i ragazzi, tale preparazione consiste nella continuazione dell’itinerario catechistico, dopo la prima comunione, fino alla terza media, anno in cui diventano elegibili per ricevere il sacramento.
- Per gli adulti che, a loro tempo, non hanno terminato il percorso catechistico fino alla terza media si predispone un percorso di preparazione specifico.