Info Funerali

Considerazioni generali

I funerali non sono rituali di addio. Sono il saluto temporaneo al defunto in attesa della risurrezione dei morti, quando tutti i morti in Cristo, cioè coloro che si sono addormentati nella fede in Lui, in Lui risorgeranno. In quel giorno la morte sarà cancellata per sempre. Riabbracceremo i nostri cari che ci avevano preceduto nel trapasso all’eternità. Questa è la promessa che risuona nella celebrazione di ogni funerale, promessa che risuona nella liturgia della Chiesa e che Cristo fa ai suoi discepoli.

Dice l’apostolo Paolo: “Se non vi è risurrezione dei morti, neanche Cristo è risorto! 14Ma se Cristo non è risorto, vuota allora è la nostra predicazione, vuota anche la vostra fede. 15Noi, poi, risultiamo falsi testimoni di Dio, perché contro Dio abbiamo testimoniato che egli ha risuscitato il Cristo mentre di fatto non lo ha risuscitato, se è vero che i morti non risorgono. 16Se infatti i morti non risorgono, neanche Cristo è risorto;” (San Paolo, 1^ Lettera ai Corizinzi 15, 13-16).

Chi desidera veramente rendere omaggio al defunto o restare accanto alla famiglia, riconosce che, fra le tante usanze rispettate per onorare il defunto ed essere vicini ai familiari, sa che la professione di questa fede e che la Messa esequiale sono gli atti più importanti dell’intero ciclo dei giorni fra la morte e la sepoltura del defunto.

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INDICAZIONI ORDINARIE GENERALI

Indicazioni per come vivere l’esperienza del lutto dal sopraggiungere della morte di un congiunto fino alla sepoltura.

1. Ormai è prassi generale che, al sopraggiungere della morte di un congiunto, il primo contatto si ha con l’Agenzia di onoranze funebri e non più col parroco. Si ricorda che l’orario del funerale è stabilito non dalla famiglia, ma in comune accordo col parroco. Se la famiglia lo desidera, l’agenzia può fare da mediazione, con la parrocchia, nello stabilire giorno e ora del funerale. Numero di telefono della Parrocchia: 351-8050531

2. Se ci sono parenti che devono arrivare da fuori o che devono ripartire con urgenza, il parroco lo terrà in conto e farà il possibile per venire incontro alle esigenze della famiglia.

3. I funerali possono essere celebrati sia di mattina sia di pomeriggio.

4. Nel caso che la morte sia avvenuta in ospedale, il parroco è disposto a mettere a disposizione la Chiesa per accogliere il feretro del defunto con alcune ore di anticipo, a patto che questo non si sovrapponga ad attività liturgiche o di altro genere già in programma.

5. Se la famiglia lo desidera o non vi è posto in casa per accogliere il feretro, lo si può portare direttamente in Chiesa, alle condizioni di quanto detto al punto n. 4.

6. Non è concesso far sostare il feretro in Chiesa per la notte.

7. Il parroco farà visita alla casa del defunto e benedirà la salma e pregherà con i familiari. In questa occasione, se qualcuno vorrà confessarsi il parroco sarà a disposizione.

8. In genere, quando possibile, il gruppo di preghiera della parrocchia farà visita al defunto e reciterà il Santo Rosario.

9. Durante la celebrazione della Messa esequiale, è vietato distribuire bottigliette d’acqua o altri rinfreschi ai familiari, come parte del servizio funebre delle agenzie. Nel caso in cui uno dei familiari o presenti abbia bisogno di assistenza o ha un malore, si provvederà ad aiutarla senza limitazioni con acqua o chiamando il medico se necessario.

10. Sono ammessi, solo previa approvazione del parroco, brevi messaggi di commiato, dei nipoti o figli dei defunti, prima dell’uscita del feretro dalla Chiesa. Non sono ammessi discorsi o “comizi” elogiativi o interventi che non abbiano il carattere di breve saluto e commiato.

11. Nel caso di defunti che abbiano svolto servizio pubblico o che hanno rappresentato per la comunità un importante punto di riferimento, si può concordare col parroco un breve intervento da fare, per ricordare qualche aspetto della vita del defunto che si vuole sia ricordato.

12. Sono vietati i saluti in Chiesa ai familiari del defunto, almeno che la famiglia non abbia avuto altro modo per riceverli.

13. Si ricorda che durante i giorni del triduo pasquale non può essere celebrata la S. Messa esequiale. ti. Al posto della Messa sarà celebrata con dignità il rito funebre con la benedizione della salma.

14. Le offerte del Fiore che non Marcisce non appartengono alla famiglia ma si devono consegnare al parroco, secondo le indicazioni riportate QUI.

15. Non si partecipa al funerale rimanendo fuori dalla Chiesa, sostando sul sagrato e sul marciapiede in attesa che esca il feretro. Chi desidera portarerispetto al defunto e ai familiari lo farà partecipando al rito funebre.

16. In un altro giorno, che non sia quello del funerale, il parroco è disposto a recarsi al cimitero, con i familiari e benedire la tomba del defunto. In tal caso, i familiari contattino il parroco per prendere accordi a riguardo.

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