La Chiesa è, contemporaneamente è mistero, realtà spirituale che vive del respiro dello Spirito Santo e della fede, speranza e carità dei suoi figli. Allo stesso tempo è una comunità di uomini e donne che vive e opera nella storia, in luoghi e tempi precisi. In quanto comunità essa necessità di una adeguata organizzazione che predisponga e faciliti la creazione gli spazi della missione. L’organizzazione non sostituisce l’opera dello Spirito Santo. Piuttosto è la risposta della Chiesa che “genera e moltiplica” gli spazi e le opportunità che servono a rende massimamente visibile l’opera dello Spirito. Fin daglialbori della Chiesa la missione è stata sempre pensata e organizzata. Accanto alla forma spontanea e immediata della testimonianza della fede gli apostoli hanno strutturato i passi successivi della loro opera missionaria, hanno scelto e preparato uomini e donne allo scopo di renderli ideonei a svolgere un determinato ministero della Chiesa.
La Chiesa tutta e, quindi, la Parrocchia hnno bisogno di essere organizzate per rispondere meglio alle esigenze della missione. Gli organisimi e le strutture devono essere a servizio della diffusione e del rinnovato annuncio del vangelo, della creazione degli “spazi” necessari per fare esperienza di essere comunità di fede, speranza e carità.
I due “peccati” in cui i cristiani potrebbero incorrere sarebbero: 1) Creare sovrastrutture che appesantiscono la Chiesa e ne rallentano la missione anziché favorirla; 2) lo “spiritualismo”, cioé credere che l’unico agente della missione della Chiesa sia lo Spirito Santo e che occorre lasciare a lui soltanto la responsabilità di animare la Chiesa.
L’organizzazione è necessaria e deve servire e facilitare la missione.
Per questo, anche le parrocchie e le diocesi si dotano di un organigramma Si tratta di uno strumento visivo che rappresenta l’organizzazione parrocchiale alla luce delle relazioni delle singole parti con il tutto (il rapporto dei singoli gruppi, associazioni, servizi, ministeri con la missione di tutta la parrocchia e la relazione delle singole parti fra di loro).
Nessun organigramma è perfetto, perché nessuna organizzazione è perfetta. Anzi, ogni organizzazione, proprio perché ha coscienza di essere tale, sa che è sempre migliorabile. Ciò vuol dire che ogni organizzazione è sempre provvisoria e ogni organigramma è altrettanto provvisorio. Non bisogna mai assolutizzare l’organizzazione della parrocchia ma neanche banalizzarla.
ORGANIGRAMMA DELLA PARROCCHIA
ORGANIGRAMMA DEL CONSIGLIO PASTORALE
CONCLUSIONE
Il cammino da fare per radunare un popolo, renderlo cosciente della sua vocazione alla vita cristiana e alla santità e della sua missione non è facile. Non aviene a colpi di eventi e iniziative ma piuttosto mediante itinerari di umanizzaione e di riscoperta della fede che, protratti nel tempo, possono incidere sulla cultura del popolo stesso e sulle coscienze individuali.
Pertanto nessuna parrocchia è perfetta. L’organigramma fotografa lo stato della parrocchia in quel determinato momento.
Il cammino da fare è molto. Occorre fede, lugimiranza, sapienza, saggezza e tanta, tanta pazienza per ricomporre la frattura, nel nostro tempo, fra vita e vangelo.