Robert Schuman, il padre dell’Europa, diventa venerabile dopo l’autorizzazione alla pubblicazione del decreto che ne riconosce le virtù eroiche con il consenso di papa Francesco.
«La scelta di impegnarsi in ambito politico, fu da lui considerata come obbedienza alla volontà di Dio – si legge nella breve biografia preparata dalla Congregazione delle cause dei santi –. La fede nutrì e sostenne il suo impegno a lavorare per un’Europa unita e riconciliata». Dunque una unità che doveva passare necessariamente dalla riconciliazione tra i popoli che fino a poco prima si erano aspramente combattuti. Ecco che lui francese, assieme all’italiano De Gasperi e al tedesco Adenauer, fece diventare realtà un sogno profetico: vivere in un continente pacifico. «Uomo di governo al servizio di uno Stato laico – dice ancora la biografia nel sito del dicastero vaticano –, Schuman rispettava pienamente la laicità dello Stato, ma non acconsentì mai ad agire contro coscienza, formata all’obbedienza dei comandamenti di Dio e delle leggi della Chiesa». (Red Cath)
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